

FRANCIACORTA BRUT TEATRO ALLA SCALA 2018 BELLAVISTA
Sboccatura: 2023
Grado Alcolico: 12.5% vol
Colore: oro brillante con sfumature verde chiaro.
Sapore: equilibrato, armonioso, con equilibrata acidità.
Temperatura di servizio: 8 - 10 °C
Accettiamo tutte le Carte di Credito, Satispay, Paypal, Bonifico Bancario e Contrassegno
in Italia, escluse Isole e Zone Periferiche
Esclusi Bag in Box 20L
Lo Spumante Gran Cuvèe Brut edizione Teatro alla Scala di Bellavista nasce in vigneti situati nel cuore della DOCG Franciacorta.
È prodotto in prevalenza con uve Chardonnay (75%) e con uve Pinot Nero (25%), raccolte e selezionate interamente a mano. Il vino fermenta in barrique di rovere a temperatura controllata per circa 7 mesi, rendendo così perfetto ed esaltante l'equilibrio complessivo.
Questo Brut è caratterizzato da un colore oro brillante con sfumature verde chiaro. Al naso si apre con sentori floreali dominanti di biancospino, artemisia e foglia di alloro, arricchiti da piacevoli aromi di frutti a bacca bianca che conferiscono armonia e dolcezza olfattiva. Al palato risulta elegante ed asciutto, con un'armoniosa ed equilibrata acidità.
Perfetto per accompagnare antipasti e primi piatti, è consigliato in abbinamento a piatti a base di pesce. Ottimo anche come aperitivo.
La migliore fabbrica del sublime.
Un teatro unico al mondo. Una meravigliosa fabbrica che macina cultura e da sempre lavora sulla tradizione con spirito contemporaneo. Il genio della Scala sopravvive a tutti i tempi e a tutte le mode perché sa che il proprio compito è quello di trasportare il passato nel presente. Senza questa sovrapposizione temporale non sarebbe ciò che rappresenta per tutto il mondo: l’Opera, la modernità, l’Italia e ancor più l’Europa.
Segni antichi | Una storia fatta di arte e passione.
Dall’etichetta alla custodia, tutto è stato immaginato nel rispetto della tradizione con una fedeltà estrema all’identità del Teatro e al contempo con il desiderio, tutto scaligero, di portare innovazione e di suggerire nuovi percorsi visivi. L’etichetta riprende i motivi dei decori tessili e viene rifinita nel suo bordo con lo stesso fregio che troviamo nello stemma del Teatro e in molte delle sue decorazioni. L’astuccio giustappone l’austerità della facciata dell’edificio, costruito nel 1788 dall’architetto Giuseppe Piermarini nel solco del più puro neo-classicismo, alla vivacità del motivo decorativo del tessuto che ricopre le pareti e i soffitti dei palchi. Con licenza poetica abbiamo fatto emergere tutta la vitalità dello spettacolo attraverso quattro figure inserite negli affacci del Teatro. Sono i bozzetti autografi di due tra i più apprezzati direttori di scena della storia della Scala: Luigi Sapelli con le sue Maschere destinate all’Ernani di Giuseppe Verdi e Umberto Brunelleschi con un magnifico Calef creato per la Turandot di Giacomo Puccini. L’omaggio è pressoché completo e lo offriamo come guida al piacere di un ascolto gioioso e consapevole.
Bellavista, in questo momento difficile anche per il mondo dell’arte della cultura, ha riannodato il legame stretto con il Teatro alla Scala e non ha fatto mancare il suo contributo, affinché la Prima d’Opera, di ogni 7 dicembre, potesse aprire il sipario. La Prima: “A riveder le stelle”, diretta dal M° Riccardo Chailly e con la regia di Davide Livermore, è stata trasmessa in diretta su Rai 1, per un grande successo di pubblico con oltre 2 milioni e 608mila spettatori.
“Siamo ancora più vicini al Teatro alla Scala in questo anno che ha messo a dura prova il mondo della cultura. E ancora di più ci rendiamo conto del valore della cultura e della musica nella nostra vita e nel nostro lavoro. Per noi La Scala è il luogo dove celebriamo e omaggiamo la creatività nella sua forma più eccellente e innovativa, ma è anche fonte di ispirazione perché ogni singola rappresentazione, e la Prima del 7 in particolare, ha la capacità di trasportare nel presente la grande tradizione, di leggerla con occhi nuovi, di interpretarla con grande arte e passione trasferendola alle giovani generazioni. E questo esempio noi lo portiamo nel nostro mestiere dove la capacità interpretativa è di fondamentale importanza. Quest’anno, in particolare, La Scala ha dimostrato il valore e la potenza espressiva della multidisciplinaritá, un tema che a noi è molto vicino perché ogni cuvée, e per prima quella che dedichiamo a Scala, è l’incontro tra più identità e più espressioni per un risultato finale che ci dá ogni anno una grande, nuova emozione.
Quest’anno i Brindisi della Prima non ci sono stati, ma in ogni camerino abbiamo lasciato una bottiglia di Bellavista per ogni artista affinché potesse brindare all’arte che non deve fermarsi mai.
Le parole per il futuro le abbiamo scritte sul messaggio della nostra pagina pubblicitaria che per tradizione ha accompagnato la Prima (speciale Corriere della Sera) che vi alleghiamo.
“Torneremo a brindare e sarà un Brindisi infinito.”
A partire da questa Prima avvieremo una campagna Social con l’Hashtag #celebreteart invitando tutti i nostri appassionati ad aiutare il mondo della cultura.”